Francesca Muccini, nata a Pesaro ma residente a Nashville (Tennessee, US), si è avvicinata alle ultramaratone in maniera graduale. Dopo gare su distanze brevi e alcune maratone, si rende conto di non essere veloce, ma di essere resistente e nel 2011 esordisce in una 48km (la Rimini Marathon Extreme). Gareggia prevalentemente negli Stati Uniti, dove vive e lavora da oltre venti anni, ma non disdegna le gare in Italia. Quando visita la sua famiglia, solitamente in tarda primavera, predilige due gare su tutte: la Nove Colli seguita dal Passatore – due gare che si disputano a una settimana di distanza l’una dall’altra. Nell’intervista che le abbiamo fatto l’11 marzo 2021, ci ha confidato che il Passatore lo usa come scarico dopo i 202km.

Vista la sua predisposizione per le distanze lunghissime, nel 2015 decide di partecipare alla Vol State 500, una gara di 500km attraverso il Tennessee, organizzata dal famigerato Lazarus Lake, l’uomo dietro la durissima (e folle!) Barkley Marathons. Non riesce a finirla, ma decide di riprovarci. Infatti, ritorna l’anno dopo e due volte ancora, portando sempre a termine l’impresa e finendo sul gradino più alto del podio. Nel 2020 ha ottenuto la seconda vittoria assoluta e ha stabilito il record femminile sul percorso, nonché terzo tempo assoluto: 3 giorni 10h49’40”.

Francesca racconta che nel 2016 (prima donna) e nel 2017 (prima assoluta) aveva tagliato il traguardo sentendo di avere ancora energie da spendere. Così, nel 2020 decide di allenarsi specificamente per questa gara con l’obiettivo di scendere sotto i 4 giorni. E così è stato. Questi sono i progressi fatti nelle sue partecipazioni alla Vol state 500:

Francesca è un’ultramaratoneta insolita: non segue piani di allenamento, ama correre nelle ore più calde della giornata (che nel Tennessee sono molto calde) e tende a fare le gare vicino casa, quelle che si svolgono in un raggio di 200miglia, perché non ama volare.

Per conoscerla meglio, andate a guardare/ascoltare l’intervista di Donn&Ultra che trovate QUI.