Quando Valentina Visintin, 39 anni di Milano, inizia a correre ha, come spesso succede, un sogno nel cassetto: quello di fare la maratona. Al momento il sogno non si è ancora avverato ma Valentina ha deciso di “saltare un passaggio” e il 16 ottobre 2021 ha portato a termine la sua prima ultramaratona completando 55km con 3000m di dislivello alla Ultra Trail Lago d’Orta.

Le abbiamo chiesto di raccontarci un po’ di lei e della sua prima ultra.

Sono da sempre amante dello sport e ne ho praticati diversi fin dall’infanzia: nuoto, ginnastica ritmica, pattinaggio a rotelle. La cosa divertente però è che da ragazza odiavo la corsa di resistenza ma amavo la velocità, infatti ho preso parte a molti trofei scolastici proprio su brevi distanze.

Ho cominciato a correre su strada e su distanze più lunghe nel 2013, un po’ per vedere se fosse cambiato qualcosa e da allora non ho più smesso. Ho iniziato dalle tapasciate non competitive, proseguendo poi con le gare competitive sulle distanze dei 5000m, 10000m e davvero tantissime mezze maratone, la mia distanza massima. La maratona, invece, è rimasta solo un sogno nel cassetto, pensando sempre di non essere all’altezza.

Valentina

Foto di Valentina Visintin

Nel 2020 la svolta, la mia nuova vita. Spinta dal mio attuale compagno, Virgilio, trailer da anni, esordisco nel trail con una breve distanza completando a settembre la 16 km al Campo dei Fiori Trail. A ottobre 2020 partecipo alla mia prima Ultra Trail Lago d’Orta gareggiando su una distanza mai percorsa prima di allora: la 31km.

Poi nel 2021 continuo a gareggiare in gare più o meno di quella distanza: Sut San Remo Urban Trail 32km, The Abbots Way 35km, Finestre di pietra 37km, Tor 30km. A luglio arriva anche il mio primo vertical Trail a Courmayeur Vk2 11km.

A settembre 2021 aprono le iscrizioni alla Utlo, e il mio compagno si iscrive alla 55km. Io sono indecisissima, voglio, ma ho paura. Che faccio? Mi butto! In fondo i primi 30 km li conosco già, li ho fatti l’anno scorso. Certo il resto è un punto di domanda ma il viaggio lo facciamo insieme – mi dice Virgilio – e io mi sento più tranquilla, so che ce la posso fare, anche perché in primis voglio farcela!

Così mi iscrivo alla mia prima ultra, senza passare dalla maratona.

Valentina skyrace

Foto di Valentina Visintin

È stato un viaggio bellissimo, non lo scorderò mai. L’adrenalina della partenza al buio, la fatica della salita, la giornata spettacolare che si apre, il cielo blu, la natura tutto intorno a noi, la fatica del 38º km, distanza che non ho mai affrontato, i piedi che bruciano, le salite che diventano sempre più dure per la stanchezza, la discesa, il mio compagno che mi incita, la mia voglia di farcela e non mollare mai. Il traguardo, siamo finisher! Questa è stata la mia bellissima esperienza e il nostro viaggio insieme.

Non sarò una maratoneta, ma una Donna Ultra sì!

Non è un’ultramaratoneta. Le sue gambe la portano al massimo a completare una maratona. Non crede di potersi spingere più in là di questa distanza eppure, o forse proprio per questo, è da sempre affascinata da chi riesce a spingersi oltre i propri limiti, fisici e mentali. E' appassionata di ultratrail americane.