La lunga notte dei mondiali è iniziata il 5 novembre alle 00:30 italiane, 6.30 am in Thailandia. La Long Trail è stata dura, ma alla fine la squadra italiana ha portato a casa la gara: 80 km e 4800 D+.
Un percorso difficile, con pochi tratti in cui si poteva respirare, sentieri sporchi e ultima discesa infinita verso il traguardo più bello che un’atleta possa desiderare, il mondiale.
Poche parole in questo momento, la stanchezza c’è per tutti. La notte in bianco, l’adrenalina alle stelle, le lacrime di gioia. Questo é il nostro sport, non individuale come molti pensano. Questa disciplina porta risultati solo e semplicemente se esiste connessione tra tutti. Allenatori, massaggiatori, amici, fidanzati, giornalisti e fotografi. Siamo pochi, ma quei pochi creano una sinergia perfetta affinché tutto vada per il meglio ed i nostri atleti portino a casa il risultato tanto ambito.
Le nostre donne hanno saputo lottare, stringere i denti e portare a casa un bellissimo bronzo a squadre.
Prestazioni ottime di tutte: Giuditta Turini chiude in nona posizione battagliando per tutta la gara, anche al traguardo, quando a 700mt dall’arrivo ha dovuto dare fondo alle pochissime energie rimaste per non perdere la posizione visto che l’atleta dietro di lei che stava correndo ‘’a tutta’’.
Una gara in rimonta per Camilla Spagnol che si aggiudica la 23esima piazza e pochi minuti dopo taglia la finish line anche Alessandra Boifava, chiudendo in 25esima posizione.
L’oro è di Blandine L’Hirondel, che conferma la vittoria al mondiale 2019 (ultimo disputato prima del Covid-19) senza però non qualche difficoltà dato che Ida Nilsson, seconda donna, le ha dato parecchio filo da torcere. Completa il podio la spagnola Gemma Arenas Alcazar.
La lunga notte dei mondiali è terminata. Domani ultima prova di Corsa in Montagna di UP and DOWN e poi sarà tempo di bilanci, ma ci sembra di poter dire che saranno sicuramente positivi.