Il sogno dell’UTMB Enrica ce l’ha dal 2017, da quando vede un video sulla gara trail più famosa e si dice che un giorno anche lei taglierà quel traguardo. Il 29 agosto 2021 ce l’ha fatta e qui di seguito racconta ai suoi contatti Facebook come è andata. Siamo felici di poter pubblicare anche qui il suo racconto

(Per conoscere Enrica un po’ di più leggete la Scheda&Bio su lei)

Enrica UTMB
Foto concessa da Enrica Gouthier

Quel meraviglioso venerdí 27 agosto alle 17 e qualche minuto sono partita ed é stato emozionante. I primi 8km sono stati un tripudio per tutti noi che correvamo, la folla incitava e non sono riuscita a non farmi tirare come mi ero ripromessa di non fare. Ma fa nulla.

I primi 31km volano e la notte inizia a calare, arrivo al primo ristoro e vedo la mia luce. Il suo sorriso mi gasa e riparto con qualche strato in più e il Col du Bonhomme che mi aspetta. Porca paletta se sale, ma le gambe stanno bene, la testa regge e non fa troppo freddo, quindi…top!

Tra brodini caldi e thé con tanto zucchero passo la notte e la prima alba è un qualcosa di meraviglioso. Non ero pronta a vedere tanta bellezza tutta insieme. Ho ancora i brividi adesso, anche un pó per il freddo peró 😅. Lì risento le prime voci italiane, che bello! Cerco di scendere il piú velocemente possibile verso Courmayeur e arrivare da chi mi sta aspettando da almeno due ore. Non vedo l’ora di vederlo!

Il muffin con la nutella

Arrivo al palazzetto ma non ci lasciano entrare con l’assistenza, così decidiamo di metterci in un prato umido. Ma che bello essere li, aver già fatto 83km ed essere in linea con la mia tabella di marcia. Mangiucchio un po’ di riso e poi lui mi sorprende con un super muffin ripieno di un botto di nutella. Delizioso!! Mi cambio, mi rimetto a nuovo e riparto; so che ora ci sarà la parte più difficile. I miei allenamenti quest’anno non sono mai andati oltre ai 85km, vedrò come il fisico reagirà.

Con la fatica che ora si fa sentire prepotente e il sonno che inizia ad incombere, arrivo all’attacco del Col Ferret e decido che li dovró dormire; ma non oltre 15’😅. Questa salita, a detta di tutti sembrava la piú tosta. Invece l’ho trovata estremamente bella e una volta in cima, svalicare in Svizzera è stata una grande soddisfazione.

 106km circa fatti.

Enrica UTMB
Foto concessa da Enrica Gouthier

Verso La Fouly

La discesa verso La Fouly e Champex-Lac, diventa infinita. Ho sbagliato forse ad andare cosi tirata in salita e adesso ne pago le conseguenze. Tengo duro ma quando arrivo dove c’è lui ad attendermi, alle 19.15, sono sfinita. Voglio ritirarmi. Non ne voglio più sapere nulla. Ho sonno e sto male. Ho la nausea e ho freddo. BASTA. Ma lui ha saputo prendermi per mano, farmi bere qualcosa di caldo, farmi vestire (fin troppo) e farmi ripartire.

Mancano solo 40km.
Mancano solo 40km.
Mancano solo 40km.

Questo mi ripetevo: solo 40km. Cosa vuoi che siano dopo 130km fatti? Una passeggiata, forza! Prima salita fatta, tecnica e difficile, ma arrivo in cima felice. La discesa ve la risparmio: un calvario per un’ora e trenta con soli 5km da fare. Arrivo a Trient e lui è di nuovo lì che mi accoglie come solo lui sa fare, che mi da un dolce bacio. Posso ripartire! Alla seconda salita e conseguente discesa vedo la qualunque; il sonno prede il sopravvento e inciampo ogni tre passi. Ma vado avanti, incitata dagli altri partecipanti. Devo finire!

 

Enrica UTMB
Foto concessa da Enrica Gouthier

Vallorcine

Vallorcine, ultimo ristoro prima della salita. Arrivo alle 4.10. 20′ di sonno e riparto. Ultima salita. Bella cavolo, fisicamente massacrante ma bella. Roccia fissa, passaggi esposti: il mio mondo. Salgo su come se non avessi ancora corso. Mi diverto tantissimo. In cima, l’alba! Lascio alla vostra immaginazione le mie emozioni, io non so descriverle.

Ultimo chippaggio, ultima cima, ultima salita. Ora 3km per arrivare a Le Flégère e poi 8km per Chamonix. Provo a correre ma dopo poco mi inciampo..ok, non prendiamo rischi, cammino! La discesa tra il bosco, il vedo e non vedo della cittadina francese che mi aspetta, é un marasma di emozioni.

L’ultimo chilometro

Tra lacrime e sorrisi arrivo all’ultimo chilometro. Lì corro. Lì ci sei TU! L^ faccio l’ultimo chilometro con te, quello che mi porta sotto l’arco, quello che mi fa raggiungere il mio obiettivo, quello che mi ha fatto dire “ci sono riuscita”, quello che mi ha lasciato senza forze, quello che mi fa ancora piangere ogni volta che ci penso, quello che mi ha fatto pensare che ho corso 170km con tutti voi, quello che 5 anni fa sognavo e che domenica 29 agosto alle 9.36 ho raggiunto. Quell’ultimo chilometro è stato magico.

Quell’ultimo chilometro l’ho fatto con ogni energia rimasta, quell’ultimo chilometro l’ho corso con la consapevolezza di aver compiuto una piccola impresa per dimostrare a me stessa che i sogni, seppur immensi, possono essere realizzati.

Questa é vita!!!

Non è un’ultramaratoneta. Le sue gambe la portano al massimo a completare una maratona. Non crede di potersi spingere più in là di questa distanza eppure, o forse proprio per questo, è da sempre affascinata da chi riesce a spingersi oltre i propri limiti, fisici e mentali. E' appassionata di ultratrail americane.