Giunto alla settima edizione, Campo dei Fiori Trail ha raggiunto dei livelli di richiamo internazionale.
Fiera di aver concluso la mia quarta partecipazione su tutte le distanze piú lunghe. Tra le prime di stagione, l’iscrizione a questo evento non manca mai.
Definire Campo dei Fiori Trail “casa’” è riduttivo. Questa per me è molto di più di una gara. L’organizzazione che muove il tutto è una macchina ben rodata, con grande voglia di fare e spirito di unione. La manifestazione è costantemente in crescita e con lei sono diventata grande anche io.
Mi hanno conosciuta che non ero nessuno, avevo solo la consapevolezza di voler tagliare il traguardo della 42km per prima. Sono stati il mio trampolino di lancio verso tutto quello che sono adesso. In ogni edizione ho imparato qualcosa: affermazione, consapevolezza, resilienza e soprattutto non arrendersi mai.
Loro non si sono arresi durante la pandemia o quando una tempesta di vento ha sradicato gran parte degli alberi presenti nell’Area di Campo dei Fiori. Hanno reagito, sistemato la loro casa, hanno investito nelle nuove generazioni con un risultato sorprendente: in soli due anni il MiniTrail ha visto 500 iscrizioni di bambini dai 6 ai 10 anni vogliosi di correre lungo il lago. Nelle avversità si cresce e loro sanno farlo bene!
La mia gara
Domenica alle 7 del mattino sono partita per la mia quarta partecipazione con la sola idea di divertirmi. 50 km di pura goduria e, con qualche modifica al tracciato, ancora piú bello e paesaggistico.
E’ stata una festa ad ogni ristoro, ad ogni passo avevo la consapevolezza di essere dove volevo essere. Spingevo dove riuscivo, correvo appena spianava e rallentavo nei pezzi tecnici di discesa per tornare integra a casa.
Ho corso con 47 donne su 330 partenti. Tra le gare ultra piú partecipate in campo femminile. Ho corso con donne tenaci, forti e sorridenti, che mettono il cuore in quello che fanno. Ho condiviso tutta la corsa con un’amica, prendendoci e lasciandoci, concludendo mano nella mano, senza poter immaginare un traguardo diverso da questo.
Le ultra sono condivisione di emozioni, fatiche e stanchezze infinite. Crampi e gestione di mille variabili. Ma creano vicinanza, amicizia e enorme rispetto per chiunque.
Grazie Campo dei Fiori per avermi insegnato anche quest’anno qualcosa in più.
Classifica femminile – prime dieci
- Fabiola Conti – 05:16:06
- Anne-catherine Rigort – 05:35:16
- Marta Vigano – 06:14:19
- Valentina Michielli – 06:29:47
- Annalisa Faravelli – 06:39:47
- Simona Colpo – 06:59:36
- Roberta Tabet – 07:01:00
- Enrica Gouthier – 07:01:01
- Marta Poretti – 07:01:46
- Laura Parolini – 07:09:50
Classifica completa QUI