Alisia Calderone, siciliana di Palermo, psicoterapeuta, solare, determinata e appassionata di corsa su strada e trail.
Prima di iniziare a correre Alisia camminava. Camminava sempre, non appena aveva un attimo libero. Camminava quando era stressata, quando era arrabbiata o felice. La faceva stare bene. In un’intervista, si è anche definita un’ultra del lavoro, perché lavorava tanto e a ritmo frenetico. A 38-39 ha avuto un momento di crisi, in cui si è detta che non poteva continuare così e, piano piano, ha iniziato a rimodulare il ritmo della sua vita. E proprio in questo momento di crisi è arrivata la corsa. E’ partita da 20 minuti e ben presto si è trovata a completare distanze lunghe, molto lunghe.
La sua prima ultra arriva nel 2014, all’età di 42 anni: l’Etna Trail (64km). Le sue prime ultra sono prevalentemente su trail e sono state interrotte solo da alcune su strada tra cui ricordiamo il Passatore nel 2015. Dopo il Passatore decide di voler provare il Tor des Geants, salto quantico sicuramente, ma non impossibile, nonostante la difficoltà oggettiva di trovare posti attorno a Palermo dove poter affrontare dislivelli importanti per prepararsi al meglio. Ci prova la prima volta nel 2016 ma un problema alla bandelletta la costringe al ritiro. Nel 2017, invece, dopo 5 giorni 23h58’19”, taglia il traguardo di quella gara che l’ha impegnata mentalmente e fisicamente per due anni, e per la quale si era preparata andando su e giù per una collina, riuscendo ad arrivare a 7000m D+ alla settimana.
Dopo il Tor sente di avere fatto il “pieno di trail” e decide di cambiare e avventurarsi di più sulla strada. Aveva bisogno di stimoli nuovi e così nel 2018 si iscrive alla Nove Colli, gara che le avrebbe dato la possibilità di utilizzare i suoi allenamenti in salita. Termina la gara in 27h40’07”, ben sotto il tempo massimo di 30 ore.
Nel 2019 allunga ulteriormente la distanza su strada, portando a termine la Ultra Milano-Sanremo (285km) e stabilendo il suo personale sulla 6h a Lucera (61.356 km*). Nel 2020 approfitta di una delle pochissime gare che non vengono cancellate per cimentarsi in una 24 ore in circuito: porta a termine la Lupatotissima, percorrendo 164.356 km. Partecipa anche al trail della Bora.
Nel 2021 satbilisce il suo personale sulla 24h (170,992km*) a Cinisello Balsamo e arriva il secondo ritiro, un ritiro che brucia molto perché avviene a “soli” 34km dalla fine e non è causato né da problemi fisici, né dal non avere rispettato uno dei cancelli. Parliamo della Spartathlon, la regina delle ultra su strada. A un certo punto della sua gara, Alisia sente un rifiuto improvviso della sofferenza e non riesce ad andare avanti. Ha già programmato di ritornare sul “luogo del delitto” nel 2022. Nel frattempo si è messa alla prova a maggio 2022, portando a termine la Ultrabalaton, gara di cui ci racconta in questo articolo.
La corsa per Alisia è (stata) molto importante perché le ha dato una prospettiva diversa sulla vita: lei così organizzata, così diligente, ha imparato a improvvisare, a “rilassarsi” e soprattutto ha preso il coraggio di osare.
*personali non riportati ufficialmente dal DUV
Scheda
Nome: Alisia Calderone
Anno di nascita: 1972
Nazionalità: Italiana
Ultramaratone disputate: 30
Vittorie: 1
Vittorie di categoria: 12
Migliori prestazioni:
100km: 10:55:31 (2022)
100 miglia: 23:26:54 (2020)
6h:56.241km (2021)
12h: 99.619km (2020)
24h: 170.992km (2021)
Fonte DUV
Dati aggiornati a giugno 2022